Nella zona sud del villaggio, tra il 1919 e il 1926, sorgono nuove abitazioni. Le prime cinque, simili, diventano l’alloggio dei capi reparto.
Rispetto alle case operaie si presentano con una maggiore ricchezza decorativa e utilizzano materiali più preziosi e variegati. Le altre otto sono le ville dei dirigenti e sono disegnate in modo da mettere in luce non l’uniformità, ma la varietà e la fantasia architettonica.
Hanno uno spazio verde ancora più esteso tanto che case e giardini sembrano uniti in un inestricabile abbraccio.
Questa zona del villaggio stupisce per la disponibilità e abbondanza di spazio, la qualità dei materiali impiegati, l’impressione di solidità e, allo stesso tempo, di semplice grazia degli edifici.
A metà tra bosco e ruralità Crespi mostra il lato fiabesco e sognante, immersa nella quiete della vegetazione.
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