CRIPTA “Oboedientia et Pax”

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CRIPTA “Oboedientia et Pax”

È impossibile entrare in questo luogo senza avvertire la forza della sacralità. La cripta è infatti lo spazio più intimo e raccolto dell’intero santuario. Già da soli i calchi della mano e della faccia di Giovanni XXIII, eseguiti dopo la sua morte dal grande scultore bergamasco Giacomo Manzù, basterebbero a renderla un luogo speciale. Ad arricchirla è il crocifisso posizionato di fronte alla teca, a ricordo di quello che il Papa Buono volle sempre di fronte al suo letto.

 

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