Il ponte San Michele, noto come ponte di Calusco, è candidato per diventare patrimonio dell’umanità UNESCO. Si tratta di un ponte ad arco in ferro che collega i paesi di Paderno d’Adda e Calusco d’Adda superando il fiume Adda, costruito tra il 1887 e 1889 e concluso nel 1890.
Progettato dall’ingegnere svizzero Jules Röthlisberg, viene considerato uno dei simboli dell’archeologia industriale italiana: è lungo 266 metri e si eleva a 85 metri al di sopra del livello del fiume. È composto da un’unica campata in travi di ferro che sostiene un’impalcatura a due di percorribilità, uno ferroviario, inferiore, e uno stradale, sfalsati di circa 6 metri.
La proposta della candidatura UNESCO è del 2017 e rientra in una Nomina transnazionale con altri 5 ponti simili realizzati in detto a fine ‘800: il viadotto del Viaur e il Garabit viaduct in Francia, il Dom Luís I e il Maria Pia entrambi a Porto in Portogallo e il Muengstender Bruecke in Germania.
Durante questi anni, una delegazione italiana ha partecipato ai Convegni negli altri Paesi coinvolti: l’appuntamento in Italia, previsto inizialmente nel 2020, è stato spostato nel 2021 a causa della pandemia. Nel frattempo, ogni Paese sta costituendo delle associazioni per raccogliere fondi e sponsorizzazioni; sono coinvolti i Comuni di Calusco e Paderno, poi Bergamo e Lecco, RFI, varie realtà ed enti territoriali. Il progetto della candidatura è stato presentato alla Regione Lombardia e ha ricevuto il suo sostegno, in attesa di poterlo presentare anche al Ministro competente.
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