Mansion-castle
Mansion-castle
A solid red brick building topped by a tower fifty meters tall.
A castle that turns out to be the mansion of the Crespi family, the place to spend summer and part of autumn.
The huge building has a lower entrance, near the Adda, and overlooks the factory.
Ernesto Pirovano, the architect in charge of the project, uses as a priority material the brick that recalls other decorations in the village. To the dark red tones are added mullioned windows, trefoils and columns, foundations and sills in marble, concrete parts, with coats of arms frescoes, mosaics, capitals and wrought iron inserts.
The interior rooms, divided by function, are designed to accommodate the famous visiting people.
The music room, the billiard room, the fireplace hall are just some of the examples.
Unfortunately, decorations and furniture were lost with the changes in ownership.
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Punto di partenza
Potete cominciare dai dolci colli che circondano l’abbazia di Sant’Egidio, a Fontanella, nel comune di Sotto il Monte, celebre per aver dato i natali a Papa Giovanni XXIII.
La seconda tappa potrebbe essere Santa Giulia, a Bonate Sotto, di cui si è conservata la notevole abside, per finire là dove il Brembo confluisce nel fiume Adda, chiudendo la punta meridionale dell’Isola bergamasca, a Brembate sotto dove potete visitare la chiesa di San Vittore.
Le forre di Leonardo
Tra Paderno e Cornate la vegetazione si fa più fitta, ma è soprattutto il fiume a diventare intrepido.
Le rapide costituiscono da sempre un problema per la navigazione e il trasporto delle merci. A risolverlo è chiamato anche Leonardo che conosce bene la zona, avendo soggiornato non distante e avendo studiato la dinamica dei fluidi a lungo.
La poliedricità del genio italiano gli permette di produrre schizzi che gli vengono utili anche per le sue opere d’arte.
Infatti, dove le gole creano uno scenario di potente fascino, qualcuno ha voluto vedere l’ispirazione per lo sfondo de la “Vergine delle rocce”.
Il traghetto di Leonardo di Vinci
Durante uno dei soggiorni lungo l’Adda, in particolare a Villa Melzi d’Eril, presso Vaprio d’Adda, Leonardo ha modo di vedere una sorta di chiatta che trasporta merce e bestiame e che raffigura in un celebre disegno, ora nella collezione Windsor. A partire dal bozzetto leonardesco, tra Villa d’Adda e Imbersago, sulle sponde del fiume, è stato teso un cavo d’acciaio, a cui è agganciato il traghetto. Il manovratore opera su un timone per orientare l’imbarcazione, mentre, con l’uso di un bastone in ferro, agisce sul cavo, dando la spinta iniziale. Il traghetto sfrutta la corrente del fiume, rendendo superfluo l’uso di un motore.