Ca’ de’ Rizzi and the Santuario dell’Addolorata. (Sanctuary of the Addolorata)
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Per cominciare conviene partire da Villa D’Adda, situato sulla sponda opposta di Imbersago, dove potrete attraversare il fiume sul traghetto di Leonardo.
Da qui potrete camminare lungo l’argine per giungere fino a Paderno, dove potrete gustarvi l’imponente arco di ferro del ponte San Michele.
Se volete trovare altre tracce del genio di Vinci potrete continuare lungo l’Adda un paio di chilometri dove potrete godervi le cosiddette “forre di Leonardo”.
Piazza Leonardo Da Vinci,
Imbersago, 23898 Imbersago
tel 392 299 9771
Si tratta di una delle più belle ville dell’Isola.
Edificata nella prima metà del Settecento su commissione dei conti Zanchi, Villa Gromo è inserita in un anfiteatro di alberi secolari.
Alla metà del XIX secolo, la proprietà dell’edificio passò alla famiglia Finardi e ancora più tardi alla signora Stampa, che fece realizzare la portineria in stile elvetico, accanto all’attuale ingresso.
Nel 1947, il complesso fu acquistato dalla famiglia Antona-Traversi, i cui eredi ancora oggi detengono la proprietà.
Nell’impianto a U, abituale nelle ville settecentesche lombarde, le ali sono appena più basse rispetto al corpo centrale pur avendo lo stesso numero di piani.
Questo fa supporre che l’edificio possa essere stato costruito in tempi diversi.
La parte inferiore del corpo centrale dispone di un ampio porticato chiuso da una balaustra in pietra arenaria. La facciata si conclude con un sottotetto munito di tre aperture ovali ed è incorniciata dalle due ali del fabbricato.
L’interno presenta una serie di locali affrescati con figure allegoriche, cariatidi, finte balaustre, scorci di colonne, prospettive aeree, sagome e cornici illusionistiche.
Poco distante si trova la chiesa di San Bartolomeo.
Si tratta di un edificio ecclesiale, romanico, risalente alla prima metà del XII secolo.
Dell’edificio originario si è mantenuta, in condizioni quasi perfette, l’abside semicircolare, interessante per la decorazione esterna e interna che la caratterizza.
Le colonne dell’abside sono unite tra loro, nella parte superiore, da un corso di leggeri archetti che si appoggiano su capitelli finemente scolpiti e su semplici peducci, di cui alcuni sono decorati con faccette antropomorfe e scolpite.
La struttura è a navata unica culminante nell’abside con un arcone ogivale che la divide. Al suo interno conserva affreschi dei secoli XVI e XVII.



