Terra di storia, cultura, tradizioni ed enogastronomia
Nella pianura a ovest di Bergamo, tra i corsi dei fiumi Adda e Brembo, si innalza inaspettato il Monte Canto: un massiccio di 710 metri di altitudine ricoperto da vigneti, coltivi, prati stabili, castagni e robinie.
È un monte cosiddetto “orfano“, in quanto isolato dal resto delle Prealpi bergamasche da cui è separato dalla valle San Martino. Tutt’intorno alla natura, si estendono i comuni di Ambivere, Mapello, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Carvico, Villa d’Adda e Pontida.
Singolarità del territorio è la netta differenza dei suoi due versanti, che si caratterizzano sia per l’esposizione che per la ripidità, minore lungo il versante rivolto a sud, maggiore in quello esposto a nord. Entrambi i versanti ospitano piccole valli e terrazzamenti perlopiù legati alla viticoltura.
Lungo il versante nord la vegetazione è dominata da boschi di castagno i cui tronchi erano utilizzati come legna da ardere, come paleria agricola nella coltura della vite e per la produzione delle castagne, che hanno rappresentato in passato una delle fonti di alimentazione delle popolazioni locali.
Il settore occidentale del versante settentrionale presenta un’ampia valle a fondo piatto chiamata il “vallone”. A meridione, nell’area del Bedesco, si estende invece il terrazzo di Chignolo d’Isola, caratterizzato dalla particolare planimetria triangolare, elevandosi per quindici metri rispetto al livello della pianura.
Il sistema collinare prevalentemente forestale del Monte Canto è casa di molti animali come il ramarro, la rana dalmatina, diverse specie di uccelli, tra cui lo zigolo giallo, la rondine, il beccafico e la civetta. Tra gli abitanti della fauna ci sono anche ricci, moscardini, ghiri e scoiattoli.
Tra antiche abbazie, santuari, monumenti storici e angoli verdi, sono molte le tappe in cui soffermarsi durante la scoperta del Monte Canto
La zona del Monte Canto alterna aree naturalistiche a monumenti ed edifici di alto valore culturale. Tipiche sono le vie fiancheggiate da alti muri costruiti in pietra o in ciottoli di fiume, con un solo portale che mette in comunicazione con la corte interna. Poste sugli incroci e al termine di uno scorcio si possono trovare le antiche santelle e cappelle votive che segnavano il territorio e i centri abitati.
Tutto il territorio è punteggiato da una serie di edifici rurali, testimoni dell’attività agricola che era organizzata in cascinali di una certa dimensione. Le cascine erano spesso fortificate, chiuse verso l’esterno da ampi e spessi muri e, in alcuni casi, dotate di torri di difesa, come si può ancora oggi vedere nel centro storico di Mapello.
A colmare l’importanza culturale di questo luogo è la presenza di personalità note internazionalmente, come la figura di San Giovanni XXIII e quella di Alberto da Prezzate (fondatore dell’Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella di Sotto il Monte e dell’Abba- zia di Pontida).
La dorsale del Canto e i suoi territori hanno svolto nei secoli la funzione di cerniera tra la pianura e i rilievi montuosi retrostanti, oltre che da punto d’incontro tra le province di Bergamo, Lecco e Milano. Fulcro dello sviluppo manifatturiero e turistico è la ferrovia Lecco-Bergamo-Brescia e Bergamo-Carnate-Milano, attiva già a metà dell’Ottocento.
La storia del territorio dei comuni che circondano il Monte Canto è antica e svela torri medievali, ville nobili, palazzi, castelli, reperti di archeologia industriale, un ecomuseo, e poi ancora chiese, conventi, abbazie e santuari, e prodotti enogastronomici di alta qualità. Il Parco Adda Nord e i fiumi Adda e Brembo costituiscono un patrimonio naturalistico rilevante, insieme ai parchi pubblici, ai sentieri per il trekking e mountain bike che percorrono le colline e i boschi.
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Da Mapello al traghetto di Villa d'Adda
Partenza dallo scenografico viale del Santuario della Madonna di Prada con i suoi 140 tigli, poi si attraversa il centro storico di Mapello, incontrando la Chiesa di San Girolamo, Piazza IV novembre e il Palazzo comunale; infine si sale verso la chiesa parrocchiale di San Michele. Il secondo luogo di culto che si incontra è la chiesetta dei Cerri, meglio nota come la chiesetta “degli Alpini”, che se ne prendono cura da molti anni. Continua a leggere…
Da Fontanella a Mapello
Congiunto al Sentiero 891, è un percorso ricco di bellezze naturali e storiche. Si parte subito con l’antica Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella, fondata del 1080 da da S. Alberto da Prezzate, e le sue pareti affrescate. Continua a leggere…
Da Sotto il Monte Giovanni XXIII a Fontanella
Questo percorso inizia da Ca’ Maitino, dove si trova la Casa museo di Papa Giovanni XXIII, per poi salire alla Torre di San Giovanni, vestigia di un fortilizio del X secolo trasformato poi in torre campanaria. Dai suoi 17 metri svetta sulle terre dell’Isola e regala a chi vi passa vicino un meraviglioso panorama. Continua a leggere…
Da Sotto il Monte al Monte Canto
Un percorso segnato dalla presenza di Papa Giovanni XXIII: da Cà Maitino, sua casa delle vacanze estive e ora Museo che contiene numerosi suoi ricordi, ci si incammina fino a raggiungere lo sterrato e via Cornetta. Continua a leggere…
Da Carvico al Monte Canto
Si parte dal Parco Serraglio, dove si trova la sede degli Alpini edificata nel 1995 e vanto del gruppo Alpini di Carvico, che ospita al piano superiore un museo dedicato; dopo poco si incrocia il sentiero di Papa Giovanni XXIII che, da Sotto il Monte, arriva a Celana e San Gregorio. Continua a leggere…
Dal Santuario San Giuseppe al Monte Canto
La Ca’ de Rizzi, dove sorge il Santuario San Giuseppe, dà il via a questo itinerario che passa in Val San Martino, sul Monte Canto, dal versante nord. Continua a leggere…
Da Pontida al Monte Canto
Questo itinerario congiunge le due Abbazie romaniche di San Giacomo di Pontida e di Sant’Egidio in Fontanella, entrambe fondate intorno all’anno 1000 da S. Alberto da Prezzate e diventate in breve tempo i maggiori monasteri in Italia. Continua a leggere…
Da Pontida a Fontanella
Poco dopo l’inizio del sentiero 898, si arriva a un bivio dove a destra si trova il Canto di Pontida; si prosegue dritti e si svolta poi a destra. Superando alcune cascine e mantenendo la direzione sud-est, si arriva alla casa abitata “Baitello Mazzoleni”. Continua a leggere…
Da Ambivere alla Chiesetta dei Cerri
Dalla zona a nord di Ambivere, si imbocca il sentiero 899 e, in pochi minuti, si può arrivare al Santuario della Madonna del Castello, all’inizio della Val San Martino, un luogo abbracciato da molte leggende che si tramandano fin dal Medioevo. Continua a leggere…
Il Sentiero di Papa Giovanni XXIII
Un percorso interamente dedicato ad Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, creato grazie all’Associazione Monvico (che raggruppa i paesi di Sotto il Monte e Carvico) per promuovere la valorizzazione e la diffusione della figura, della vita, e delle opere del santo Papa Giovanni XXIII. Continua a leggere…